Instagram nasconde i like che ricevono i post: il test che premia i contenuti arriva in Italia
Dopo l’esperimento in Canada, arriva in Italia il test che sta sollevando polemiche da parte degli utenti e suscitando timore negli influencer. Instagram nasconde i like.
Il test iniziato da pochi giorni non è una decisione definitiva, ma solo un’analisi per vedere come reagiscono gli utenti e come cambiano i contenuti in base a questa politica di like nascosti.
“Vogliamo che i tuoi amici si concentrino sulle foto e sui video che condividi e non quanti like prendono. Potrai sempre vederli ai tuoi post con un tap alla lista di persone che hanno messo il like, ma i tuoi amici non potranno vedere quanti likes ha ricevuto il tuo post.”
La novità, annunciata da Marck Zuckerberg alla conferenza per gli sviluppatori di Facebook avvenuta ad aprile, è partita in Canada e lo stanno testando man mano anche negli altri paesi. il test non coinvolge tutti gli account, ma solo alcuni scelti secondo standard che non sono stati condivisi. Su quelli in cui avverrà il test l’utente viene avvertito da un messaggio.
Instagram e i like nascosti: come cambierebbe il panorama social
Se il test ha una valutazione positiva e si decidesse di metterlo in pratica, Instagram vedrebbe il suo panorama cambiare.
Gli utenti, non più attirati dal numero di like in un post, si concentrerebbe più sul contenuto in sé. Questo spingerebbe i social media manager e gli Influencer a rivalutare i loro post in chiave più creativa e qualitativa.
Ciò aiuterebbe sicuramente gli Influencer minori a risaltare e a farsi notare. Si sentiranno più disinvolti nella pubblicazione dei propri contenuti, al riparo da “giudizio negativo da pochi like” che tanto affligge il popolo dei social network.
Per il social media marketing il contraccolpo dell’oscuramento dei like può essere tamponato dall’utilizzo di elementi più significativi. La qualità dei contenuti verrà premiata in maniera più oggettiva e diventerà quindi la regina della gestione di un account aziendale Instagram. Si potrà fare riferimento anche alla reach (il numero di persone raggiunte da un post) e alle visualizzazioni, che saranno parametri più affidabili di un like. I parametri e gli insight che un account aziendale fornisce alle aziende sono non solo più attendibili, ma anche più scientifici. “La corsa ai like” e alle interazioni è chiamata “vanity metrics” e sembra che il test di Instagram sia stato attuato proprio per ridurre l’importanza delle metriche della vanità.
Cosa sono le metriche della vanità?
Le metriche social diventano “vanity metrics” quando il gestore della pagina perde di vista l’obiettivo (una conversione a un sito e-commerce per esempio) e inizia a generare post con il solo obbiettivo di acquistare like e commenti. Le vanity metrics sono i dati più conosciuti dei social, tuttavia la loro misura non è lo strumento più rigoroso ed efficacie presente. In una strategia di social marketing infatti, esse passano in secondo piano, valorizzate dalle impression, dalla reach e dalle conversioni.
Le vanity metrics sono solo il primissimo step di una presenza sui social di un’azienda (o influencer). Infatti un account senza follower e senza interazioni viene sempre più penalizzato dall’algoritmo dei social e ne risente anche la reputazione online, che è influenzata molto dai like che una pagina e i suoi post riceve.
Tuttavia, nel Digital Marketing, questo parametro non è tutto, anzi. Basta pensare a che utilità può avere un like a un post di uno shop online, se poi quel post non converte. Ne sono un esempio quelle pagine di aziende che sfruttano il real time marketing per creare post virali che ricevono tantissimi like, commenti e condivisioni. Ma questi post che plus portano al ROI aziendale? È un metodo rigoroso per analizzare l’efficacia del marketing online?
Il test di Instagram sembra remare contro le vanity metrics, prediligendo i contenuti di qualità più alta e spingendo le aziende e gli influencer a giudicare i loro post in base agli insight già citati, che sono frutto di statistiche del social network e che potranno aiutare a migliorare la strategia di comunicazione adottata e capirne con più consapevolezza i suoi punti di forza e le sue mancanze.